Inutile negarlo, quel mascellone di Dirk ha sempre avuto il suo fascino. L'espressione non era il massimo dell'intelligenza, ma il carisma compensava ampiamente.
Lo conosceranno bene quelli che possono ricordarsi il giorno in cui, imberbi bimbiminkia, hanno varcato le porte di qualche bar o salagiochi e se lo sono trovato di fronte. A fauci spalancate si sono diretti verso quel cabinato, che pareva più una proiezione fuori programma della Walt Disney, piuttosto che un videogioco e hanno cominciato a muovere i primi passi nel mondo del laserdisc.
L'ingresso al castello. Dirk entra con circospezione e fa bene: ne succederanno di tutti i colori. |
La minimale libertà di azione veniva compensata da una grafica a cartone animato mai vista prima in un videogioco: era la prima metà degli anni Ottanta e in giro tra i cabinati c'era roba tipo Pac-Man, Elevator Action, 1942, con sprites a cubetti che parevano dei Dadi Star.
Il primo impulso del bimbominkia medio era quello di attaccarsi al joystick del suddetto cabinato tipo cozza e iniziare a vedere miriadi di sequenze di morte del nostro bel cavaliere fino ad esaurimento credito. A salvarlo dalla bancarotta ci pensava lo smart del quartiere, più grandicello di lui, che datogli una spintarella si metteva a giocare come si deve.
Forse per molti, come per me, rigiocare il laserdisc oggi significa riappropriarsi di un gameplay di un passato un po' fumoso che, anche se ormai desueto, si vuole rivivere nel pieno delle proprie facoltà mentali, come faceva "quello bravo".
I modi per rivivere queste vecchie glorie sono diversi. Il più semplice è quello di acquistarli in una delle tantissime versioni presenti in quasi tutti gli store online: Playstation Store, Microsoft Store, Play Store, App Store, ecc.
Anche questa volta il Re Lucertola ci ha tirato una bella mazzata, la prossima volta andrà meglio. No, non è quello di Jim Morrison... |
Un altro è quello di scaricare l'emulatore Daphne, che supporta ben più dei due giochi citati in questo articolo, e giocarli su un Pc o un Mac, ma personalmente preferisco la versione su console: meno sbattimento e posso vedermi il gioco sul televisore a milleduecentoventordici pollici con un maggiore effetto cinematografico.
In alcune versioni viene data la possibilità di avere un aiuto visivo delle mosse da compiere, un'indicazione dell'azione e del tempo in cui eseguirla: inutile dire che attivando questa opzione si snatura totalmente l'esperienza di gioco e si perde gran parte del divertimento.
Ace, la versione futuristica di Dirk in Space Ace. Stessa espressione da macaco rhesus. |
L'unico feedback ufficiale è di tipo sonoro. Infatti un beep acuto, quando eseguirete un'azione, vi confermerà che era quella giusta ed era proprio il tempo di farla, mentre un beep più basso vi dirà che state sbagliando tempistica o mossa.
Dragon's Lair, così come i suoi fratelli su laserdisc, è un gameplay di prove ed errori, di riflessi ed intuizioni sul filo dei secondi sulla base di una frenetica scena suberbamente disegnata che dà, in modo sottile, indicazioni sulla prossima mossa da eseguire.
Alla fine, quando diverrete esperti del gioco, con il giusto tempo, senza trucchi nè inganni, vi gusterete un bellissimo cartone animato disegnato da uno dei migliori animatori di tutti i tempi, Don Bluth, che nella sua lunga carriera ha collaborato con Spielberg, lavorato alla Fox Animation Studios e ha dato vita a diversi capolavori di animazione come Anastasia.
In Space Ace, la versione spaziale di Dragon's Lair, venne introdotta la novità delle diramazioni della storia. Premendo il fire in alcuni momenti chiave, il protagonista, Dexter, diventava il nerboruto Ace, e il filmato cambiava presentando sfide diverse rispetto al bivio privo di trasformazione.
Per concludere segnalo che l'emulatore Daphne supporta moltissimi videogiochi su laserdisc, oltre ai soliti noti. Cito alcuni titoli e lascio a voi il gusto di approfondire: Cliff Hanger, Thayer's Quest, Badlands e molti altri.
In conclusione:
Un altro pezzo di storia dei videogiochi che non deve essere perduto. Un'esperienza di gioco che i videogiocatori più maturi sapranno riapprezzare con la giusta ottica.
Punti a favore:
- Don Bluth e non dico altro.
- Imparare la giusta sequenza sbagliando e senza farsi aiutare è molto più divertente ed appagante di quanto sembri. Thorndike approverebbe...
Punti contro:
- E' ovvio ma è bene ripertelo: no, non si comanda l'omino sullo schermo come fate con GTA o Assassin's Creed.
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Il gioco è riprodotto fedelmente in talmente tante piattaforme che ha senso solo dargli un voto generale, per cui: