Ultimo appuntamento con Ritorno al Futuro in vista del "Back to the Future Day" del 21 ottobre 2015, ovvero tra circa venti minuti. Completiamo la trilogia videoludica dedicata alla bellissima omologa trilogia cinematografica con questo giochillo la cui qualità è inversamente proporzionale alla fama del brand che dovrebbe rappresentare. In soldoni, si... fa schifo. O meglio, visto che parliamo di un videogame vintage, faceva, fa e farà per sempre, schifo.
Ma vediamo in dettaglio la maestria con cui sapientemente il gameplay è stato impacchettato dentro una sontuosa scatola colorata con sopra fotografati i nostri beniamini.
Ma vediamo in dettaglio la maestria con cui sapientemente il gameplay è stato impacchettato dentro una sontuosa scatola colorata con sopra fotografati i nostri beniamini.
Dopo le schermate di presentazione, ci troviamo ai comandi di un Doc a cavallo che, nel tentativo di salvare la fidanza, Clara Clayton, dovrà evitare pietre, barili e altre amenità, abbassandosi, saltando, o sparando con la pistola. Nel mentre dovrà avere sufficienti riflessi per raccogliere gli oggetti personali di Clara che via via gli si presenteranno davanti.
La bellezza degli anni '80, primi anni '90: mal disegnavi uno sprite a rappresentanza del nostro eroe di turno, lo piazzavi in uno schermo a scorrimento orizzontale o verticale, gli facevi piombare addosso un po' di roba, dotavi il suddetto sprite della facoltà di sparare (qualsiasi cosa) e avevi fatto un videogioco... e mica di quelli a basso budget, dico io... parliamo del corredo ad una delle trilogie cinematografiche più famose di sempre.
Ma andiamo avanti. Non contenti della mediocre sezione a cavallo, in esclusiva per la versione Pc (su Amiga infatti il livello finiva lì) si passava ad un'altra sezione a scorrimento verticale. scopiazzata in malomodo da Commando (Capcom, 1985), in cui, in uno shoot'em up a scorrimento verticale, un incazzatissimo Doc, sempre a cavallo, percorreva un canyon sparando a dei banditi con una pistola per metà del Far West e per metà aliena, avendo infatti una modalità di sparo simile all'astronavina di R-Type (Irem, 1987).
Ma quando qualcosa riesce male, non c'è miglior cosa che reiterarla! E infatti terminata la sezione "Commando", ripeterete la prima sezione a cavallo, leggermente modificata, per poi ripetere la sezione "Commando" ambientata in uno squallido paesello, invece che nel canyon.
A questo punto, se state ancora giocando, vi ritroverete davanti ad un carretto da circo del Far West a sparare con una pistola a pallini contro sagome di banditi e ochette. Velo pietoso, ma neanche troppo. Il giochillo più divertente della produzione è certamente quello in cui, pilotando Marty Mc-Fly, dovrete lanciare piatti agli uomini di Buford Tannen in uno scenario a fronte di un saloon. Alla fine del livello apparirà Buford stesso, ma basterà spararne altri cinque o sei sulla sua capoccia per terminarlo in gioiosa allegrezza.
Si riabbassano i toni con l'ultimo livello a scorrimento orizzontale, sopra un treno in corsa per giungere alla fantasmagerrima DeLorean DMC-12 versione locomotiva ed attivare un siparietto finale in 2D che ripercorre le ultime scene del filmone.
In conclusione:
Era il 1991 quando Image Works partorì questo prodotto che, non fosse stato per il brand, sarebbe finito nel limbo dei videogames inguardabili.
Ad ogni modo il fascino intramontabile del film riesce in qualche modo a sconfinare dal suo medium principale ed a sgocciolare qualcosina sul videogioco, che in tal modo acquista un fascino tutto suo.
--> Download ROM Back to the Future III per DosBox.
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Il primo livello con Doc a cavallo e tanti ostacoli come se piovessero. |
La bellezza degli anni '80, primi anni '90: mal disegnavi uno sprite a rappresentanza del nostro eroe di turno, lo piazzavi in uno schermo a scorrimento orizzontale o verticale, gli facevi piombare addosso un po' di roba, dotavi il suddetto sprite della facoltà di sparare (qualsiasi cosa) e avevi fatto un videogioco... e mica di quelli a basso budget, dico io... parliamo del corredo ad una delle trilogie cinematografiche più famose di sempre.
Il fratello brutto di Commando. |
Ma quando qualcosa riesce male, non c'è miglior cosa che reiterarla! E infatti terminata la sezione "Commando", ripeterete la prima sezione a cavallo, leggermente modificata, per poi ripetere la sezione "Commando" ambientata in uno squallido paesello, invece che nel canyon.
Sembra Circus Game per la Wii, ma è molto, molto, peggio. |
Si riabbassano i toni con l'ultimo livello a scorrimento orizzontale, sopra un treno in corsa per giungere alla fantasmagerrima DeLorean DMC-12 versione locomotiva ed attivare un siparietto finale in 2D che ripercorre le ultime scene del filmone.
Il giochillo più caruccio e quasi divertente. Dovrete prendere a piatti in faccia gli uomini di Buford Tannen e, alla fine del livello, Buford stesso. |
Il livello del treno che vi condurrà ad un "esaltante" finale. |
In conclusione:
Era il 1991 quando Image Works partorì questo prodotto che, non fosse stato per il brand, sarebbe finito nel limbo dei videogames inguardabili.
Ad ogni modo il fascino intramontabile del film riesce in qualche modo a sconfinare dal suo medium principale ed a sgocciolare qualcosina sul videogioco, che in tal modo acquista un fascino tutto suo.
Punti a favore:
- E' il "Back to the Future Day". Punto.
Punti contro:
- E' una pletora di schemi classici del suo tempo, ma mal disegnati, con pessima giocabilità e una longevità pari allo zero assoluto.
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