Il secondo capitolo della trilogia originale di Shannara mantiene alti gli standard qualitativi del primo libro e ne migliora le trame e la complessità del filo narrativo.
Il protagonista questa volta è il nipote di Shea Ohmsford, tale Wil, che viene reclutato da un redivivo druido Allanon, che nessuno aveva più visto da cinquant'anni, cioè dai tempi della "Spada di Shannara". Antichi demoni stanno oltrepassando la Barriera del Divieto poichè l'Eterea, l'antico albero elfo, sta morendo.
Questa volta a farla da padrone saranno le "Pietre Magiche", le stesse che Shea aveva usato nella sua avventura contro il Signore degli Inganni, Brona e che donerà poi al nipote.
In questo capitolo avremo modo di conoscere meglio le terre dell'ovest, che nel primo libro erano state descritte in modo vago come le "terre degli elfi" e da cui provenivano personaggi della caratura di Eventine Elessedil , re del popolo elfo e la sua armata giunta in aiuto di Tyrsis, la città della frontiera attaccata dalle orde di Brona.
A dire il vero si comincia a percepire uno schema fisso nella narrazione di Brooks, che, per quanto la storia si discosti anche considerevolmente dalla precedente, ripresenta dei cardini narrativi costanti. Giusto per elencarli:
In conclusione:
La bellezza ed il coinvolgimento del primo capitolo è ancora tutto lì. Se avete letto il primo libro non esitate a proseguire e se volevate un ulteriore motivo per iniziare questa bellissima saga fantasy, lo avete appena trovato.
A dire il vero si comincia a percepire uno schema fisso nella narrazione di Brooks, che, per quanto la storia si discosti anche considerevolmente dalla precedente, ripresenta dei cardini narrativi costanti. Giusto per elencarli:
- Il Male che in un modo o nell'altro si ridesta dal suo sonno.
- Il giovane inesperto che diventa l'ultima speranza per le Quattro Terre.
- Il viaggio iniziatico del ragazzo verso la maturità.
- Il mentore, Allanon, che appare e scompare durante il tragitto.
- Contemporaneamente all'avventura del protagonista, gli eserciti del Bene e del Male si scontrano ed il Male pare prevalere.
- Il compimento della missione da parte del giovane, ormai definitivamente cambiato dal suo viaggio, che salva in extremis il Bene e riporta la pace.
Questo ripetersi si percepisce durante la lettura come una specie di deja-vu, che però non è mai plateale e viene soppiantato comunque dall'incedere degli accadimenti e dal bel modo di narrarli dello scrittore. L'esaltazione "fantasy" quindi vince sulla presunta ripetitività della trama. Le "Pietre Magiche di Shannara" è un racconto più maturo del primo e più complesso, ma la magia dell'ambientazione resta immutata e vincente.
Segnalo inoltre la presenza in questo capitolo di uno dei personaggi più riusciti di tutta l'antologia di Terry Brooks: il Mietitore, anche a detta di molti che conoscono la sua opera molto meglio di me. Demone implacabile, ma senza dubbio figura affascinante.
Segnalo inoltre la presenza in questo capitolo di uno dei personaggi più riusciti di tutta l'antologia di Terry Brooks: il Mietitore, anche a detta di molti che conoscono la sua opera molto meglio di me. Demone implacabile, ma senza dubbio figura affascinante.
In conclusione:
La bellezza ed il coinvolgimento del primo capitolo è ancora tutto lì. Se avete letto il primo libro non esitate a proseguire e se volevate un ulteriore motivo per iniziare questa bellissima saga fantasy, lo avete appena trovato.
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