In principio c'era Adventure, uscito nel 1975 dalle mani di un informatico e speleologo dilettante, tal Will Crowther, e scritto in linguaggio FORTRAN. Non so se sia più avventuroso fare speleologia o usare il FORTRAN, ma all'epoca il convento passava quello e poco altro, mentre esplorare caverne certamente dava diversi vantaggi, tra cui quello di saper scrivere sapientemente un'avventura testuale ambientata in un intricato labirinto di cunicoli sotterranei.
Tale labirinto di pietra aveva infatti alcune somiglianze con la Mammoth Cave in Kentucky, esplorata veramente dal buon Crowther.
La versione definitiva del gioco che passò alla storia fu quella modificata da un certo Don Woods, uno studente della Stanford University, che amante dell'opera tolkeniana, aggiunse elementi fantasy, creando, de facto, il primo RPG Fantasy della storia dei videogiochi, di cui Rogue del 1980 sarà il vero antesignano.
Ma l'apoteosi della text adventure si avrà nel 1979 al completamento di Zork e alla fondazione di Infocom.
La prima schermata di Zork. |
Tim Anderson, Marc Blank, Bruce Daniels e Dave Lebling, quattro nerdazzi del MIT, crearono uno speciale linguaggio di programmazione denominato ZIL (Zork Implementation Language o anche Zork Interactive Language) che veniva eseguito dalla macchina virtuale Z-machine facilitando enormemente il porting tra le diverse piattaforme, in quanto era sufficiente convertire solo la macchina virtuale nel linguaggio nativo di destinazione e il gioco era fatto. E' grazie a questo espediente se oggi abbiamo un'applicazione Android come Twisty, scritta da quei bontemponi di Google Inc., che altro non è che la cara Infocom Z-Machine scritta in Android e capace di far girare tutte le avventure testuali scritte nel formato Infocom Z-Machine (files con estensione 'z5').
Rigiocare a Zork sul cellulare o sul tablet ha il suo fascino e certamente è un portable game di un livello intellettivo un tantinello superiore a certe ciofeche giocate dai casual gamers sugli autobus o in qualsiasi sala d'attesa.
Zork su Twisty in un cellulare Samsung Galaxy S3. |
Ma torniamo al nostro Zork, che nacque come un'unica avventura, ma si trasformò presto in una trilogia in quanto le piattaforme che dovevano ospitare il gioco, i primi home computers a 8-bit, non avevano sufficiente memoria per contenerlo tutto, per cui fu diviso in tre parti. Nonostante la continuità narrativa della trilogia, a ciascuna parte fu comunque data una certa indipendenza in modo da potere giocare una qualsiasi di esse riuscendo comunque a capirci qualcosa. In questo articolo ci occuperemo della prima parte, ovvero della prima comparsa del nostro eroe e del suo affacciarsi al grande Impero Sotterraneo di Zork.
Un interessante aneddoto riguarda il fatto che la versione definitiva del gioco avrebbe dovuto chiamarsi Dungeon e che Zork in realtà era l'appellattivo che al MIT davano ai software incompiuti, ma poi quando fu il momento di cambiare nome, 'Zork' aveva ormai una tale presa che decisero di tenerlo.
Zork sul mitologico Commodore 64. |
Spiegare cosa sia una text adventure mi pare superfluo, ma basti sapere che in un mondo dove ormai la grafica dei videogames ha raggiunto livelli di realismo mai visti prima, è ancora possibile giocare e divertirsi con un videogioco che, a guisa di un libro, descrive in forma letterale lo stato del giocatore e l'ambiente in cui si trova ed accetta comandi in forma scritta da parte del giocatore stesso.
Zork in questo era un vero campione, in quanto aveva un traduttore (in gergo parser) evolutissimo dei comandi digitati dal giocatore ed era in grado di comprendere anche frasi complesse come "hit the troll with bloody axe".
Per quello che riguarda la grafica, parafrasando una bellissima frase di Sheldon Cooper in Big Bang Theory, Zork girava sul motore grafico più potente del mondo: l'immaginazione!
Ma vediamo di introdurre i neofiti in questo meraviglioso ambiente virtuale che è il mondo sotterraneo di Zork, cercando di farlo in spoiler-free-mode.
Nell'anno 948 GUE secondo il calendario di Zork, il nostro avventuriero senza nome inizia la sua storia in una radura di fronte ad una grande casa bianca, la quale rivelerà un passaggio per quello che risulterà essere un immenso Impero Sotterraneo abitato da mostri sulla scorta del genere fantasy quali trolls, ciclopi e altri di zorkiana creazione come i terrificanti Grue, che vi ridurranno in poltiglia appena resterete al buio nei labirintici antri, quando qualsiasi fonte di luce, quali torce o altri ammennicoli, cesseranno di funzionare.
"Colpisci! Troll! Con! Ascia!" "COLPISCI! TROLL! CON! ASCIA!" Sheldon Cooper impazzisce davanti a Zork! |
Il parser del gioco funzionerà a meraviglia e potrete ordinare al vostro avventuriero di muoversi ovunque nello spazio, interagire in svariati modi con il mondo di gioco, esaminare qualsiasi cosa, raccogliere oggetti, gestirli in un inventario infilati in zaini e altri contenitori che potrete portare con voi, con i dovuti limiti, oppure stoccarli in casse che lascerete a terra, usare la magia, effettuare riti magici anche complessi e molto altro.
Una pletora di azioni da fare invidia alle migliori avventure grafiche ed ai giochi più recenti.
Avrete dei punti vita da gestire, perduti i quali sopraggiungerà la morte e un punteggio sui progressi effettuati.
Il punteggio aumenterà nel progredire dell'esplorazione e nel ritrovare tutti e venti i tesori nascosti nel labirinto sotterraneo che oltre ad angusti cunicoli vi metterà di fronte ad ambientazioni complesse, come monumentali stanze, dighe, fiumi e cascate e interi paesaggi.
La Infocom Z-Machine prende in pasto files con estensione 'Z5'... e ci sono una marea di avventure testuali in rete, vecchie glorie e nuove create in modo amatoriale da appassionati utenti. |
Tutto viene gestito in modalità narrativa ed anche i combattimenti, una volta registrata la vostra mossa, saranno accompagnati da una descrizione a volte anche complessa degli avvenimenti seguita dall'attesa di un nuovo comando da parte vostra.
Un appunto negativo si può fare in relazione alla a volte eccessiva difficoltà degli enigmi da risolvere, alcuni dei quali hanno una logica molto complessa e difficilmente carpibile da chi non ha ideato l'enigma stesso.
Non sentitevi eccessivamente stupidi se dovrete ricorrere ad una soluzione del gioco: il gioco è effettivamente molto difficile da completare senza aiuti.
Personalmente sono convinto che le avventure testuali siano tra i passatempi adulti per definizione, grazie alla loro somiglianza con la lettura di un libro, la complessità narrativa che spesso possiedono e l'arguzia dei puzzle da risolvere, ma purtroppo la profonda ignoranza generale in questo ambito le rende di certo meno fruibili di un Sudoku, un cruciverba, o la lettura di un romanzo.
In conclusione:
Zork è stata l'origine di diverse cose tra cui gli RPG Fantasy su computer, la prima vera avventura testuale e la nascita di un'epopea che, dopo la trilogia originale, è proseguita con numerosi videogames fino al 1997.
E' un pezzo di storia videoludica di capitale importanza e se amate i videogiochi non potete perderlo.
--> Download ROM Zork per la Z-Machine.
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Punti a favore:
- La narrazione di un'avventura testuale spesso è superiore alla media dei videogiochi a cui siamo abituati e Zork non fa eccezione.
- La complessità degli enigmi e delle azioni eseguibili attraverso comandi scritti è tutt'ora irraggiungibile da qualsiasi altro videogame moderno.
- "Colpisci! Troll! Con! Ascia! COLPISCI! TROLL! CON! ASCIA!"
Punti contro:
- Mi scusi?! Un etto di grafica, grazie! Come dice? La grafica è terminata? Aaah beh... farò senza...
- Gli enigmi a volte sono bastard inside.
--> Download ROM Zork per la Z-Machine.
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